1. |
Carta Carbone
03:23
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Giorni che scorrono vuoti
in attimi lenti
Frammenti di specchi rotti
Vedo danzare grigi volti dagli occhi cuciti
Darsi in pasto alla macchina sorridenti
Cammino in un incubo
Si chiama realtà
Giorni che scorrono vuoti
in attimi lenti
Giorni che passano
Senza lasciare traccia
Giro a vuoto
Nella morsa dell'ingranaggio
Con le mani piene di niente
Vite stampate su carta carbone
Perfette copie di plastica
Sono un numero, un prodotto
Consumato da quello che abbiamo creato
Nell'incubo delle vostre certezze
Che trovano senso solo nella merce
Sogno rivolta
Sogno imperfezione
Sogno rivolta
E sento la terra crollare sotto i piedi
Non è niente, sono qui,
Sono ancora qui
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2. |
Gabbie
02:15
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Cercar di immaginare
che odore ha la libertà
ma non ho più ricordi
uccisi da un mostro di metallo e cemento
Assordato da echi di sbarre
Da rumori di chiavi e serrature
Restano solo graffianti minuti
in un giorno senza sole
in questa notte senza stelle
Su un materasso di chiodi
vengo divorato dal mio tempo
Solo freddo
solo sonno
Ma non sogno ma non dormo
Anno 9999
Un'esistenza cancellata
Come pallida linea di matita
E mi chiedo se fuori sia diverso
o se la gabbia è ancor più grande
E mi chiedo se fuori sia diverso
o se la gabbia me la porto dentro
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3. |
Le Ombre Non Hanno Nome
02:03
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Ho visto pietre diventare parole
Scagliarsi sulll'esistente
Dove tutto è uguale, tutto è uguale
Ho visto parole diventare pietre
Le ho sentite gridare
Impeti di cieca vendetta
Istanti che collassano
Nel fascino del nulla
Culla di ogni possibilità
Una mano si muove
Illumina una notte che acceca le stelle
Rende labile il confine tra paura e volontà
Oggi, Oggi, Oggi
Le ombre non hanno un nome
Sotto un sole in frantumi stanco di splendere
In una vita tra sbarre trasparenti
Gioia di vivere abbracciami ora
Gioia di esistere prendimi ancora
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4. |
La Lingua Dei Numeri
03:02
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Ti vedo, uno spettro fatto di regole
Guardami, non senti che soffro?
E' l'uomo che parla all'uomo
ma l'uomo non risponde
I nostri respiri a un palmo
I nostri cuori su pianeti distanti
Amami
Odiami
Dimmi che esisto
Fammi sentire un po' di calore
Ma dalla tua bocca solo gelide frasi distorte
Ma tu non hai orecchie per me
Tu che parli la lingua dei numeri
Con i piedi nelle macerie
Davanti ad un muro di silenzio
Aspettando un passo altrui
Aspettando che la luce apra una breccia nel buio
Immobili fino alla fine
Vorrei amarti
Vorrei odiarti
Ma tu non hai orecchie per me
Ma tu parli la lingua dei numeri
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5. |
Una Goccia Alla Volta
03:58
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Morto e risorto
Caduto da nuvole di cemento
Nuoto controcorrente in un fiume di sola superfice
Osservo la pioggia
Una goccia alla volta
Aspettando la burrasca
Aspettando il fiume in piena
E fuori argini fatti di regole
Morto e risorto
Mi sollevo da un sonno arido
Aspettando che il vento
mi porti lontano
Come se fossi polvere
Cercando la mia scintilla
Che possa esplodere oggi
Senza più aspettare tutto quanto
Senza più aspettare tutto il resto
Morto e risorto
Nella corrente delle cose
In un mondo disegnato a matita
Così scarno e pallido
Cerco l'ignoto, cerco l'incerto
Aggrappato all'impossibile
Muro dopo muro
Una goccia alla volta
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Zona D'Ombra Como, Italy
Zona D'Ombra born in fall 2011 in Como.
With our music and our lyrics we wish to express ideas and
concepts,
reaffirming once again that music is not just a fine,
but also a means, a meeting point, a relief valve.
A way to escape that collides with this existing gray,
where relationships are regulated only by profit and consumption logics.
Zona D'Ombra - 2014
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