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Unica Dimensione Di Vuoto

by Zona D'Ombra

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1.
Giorni che scorrono vuoti in attimi lenti Frammenti di specchi rotti Vedo danzare grigi volti dagli occhi cuciti Darsi in pasto alla macchina sorridenti Cammino in un incubo Si chiama realtà Giorni che scorrono vuoti in attimi lenti Giorni che passano Senza lasciare traccia Giro a vuoto Nella morsa dell'ingranaggio Con le mani piene di niente Vite stampate su carta carbone Perfette copie di plastica Sono un numero, un prodotto Consumato da quello che abbiamo creato Nell'incubo delle vostre certezze Che trovano senso solo nella merce Sogno rivolta Sogno imperfezione Sogno rivolta E sento la terra crollare sotto i piedi Non è niente, sono qui, Sono ancora qui
2.
Gabbie 02:15
Cercar di immaginare che odore ha la libertà ma non ho più ricordi uccisi da un mostro di metallo e cemento Assordato da echi di sbarre Da rumori di chiavi e serrature Restano solo graffianti minuti in un giorno senza sole in questa notte senza stelle Su un materasso di chiodi vengo divorato dal mio tempo Solo freddo solo sonno Ma non sogno ma non dormo Anno 9999 Un'esistenza cancellata Come pallida linea di matita E mi chiedo se fuori sia diverso o se la gabbia è ancor più grande E mi chiedo se fuori sia diverso o se la gabbia me la porto dentro
3.
Ho visto pietre diventare parole Scagliarsi sulll'esistente Dove tutto è uguale, tutto è uguale Ho visto parole diventare pietre Le ho sentite gridare Impeti di cieca vendetta Istanti che collassano Nel fascino del nulla Culla di ogni possibilità Una mano si muove Illumina una notte che acceca le stelle Rende labile il confine tra paura e volontà Oggi, Oggi, Oggi Le ombre non hanno un nome Sotto un sole in frantumi stanco di splendere In una vita tra sbarre trasparenti Gioia di vivere abbracciami ora Gioia di esistere prendimi ancora
4.
Ti vedo, uno spettro fatto di regole Guardami, non senti che soffro? E' l'uomo che parla all'uomo ma l'uomo non risponde I nostri respiri a un palmo I nostri cuori su pianeti distanti Amami Odiami Dimmi che esisto Fammi sentire un po' di calore Ma dalla tua bocca solo gelide frasi distorte Ma tu non hai orecchie per me Tu che parli la lingua dei numeri Con i piedi nelle macerie Davanti ad un muro di silenzio Aspettando un passo altrui Aspettando che la luce apra una breccia nel buio Immobili fino alla fine Vorrei amarti Vorrei odiarti Ma tu non hai orecchie per me Ma tu parli la lingua dei numeri
5.
Morto e risorto Caduto da nuvole di cemento Nuoto controcorrente in un fiume di sola superfice Osservo la pioggia Una goccia alla volta Aspettando la burrasca Aspettando il fiume in piena E fuori argini fatti di regole Morto e risorto Mi sollevo da un sonno arido Aspettando che il vento mi porti lontano Come se fossi polvere Cercando la mia scintilla Che possa esplodere oggi Senza più aspettare tutto quanto Senza più aspettare tutto il resto Morto e risorto Nella corrente delle cose In un mondo disegnato a matita Così scarno e pallido Cerco l'ignoto, cerco l'incerto Aggrappato all'impossibile Muro dopo muro Una goccia alla volta

about

ZONA D'OMBRA - UNICA DIMENSIONE DI VUOTO

SPICCIO - Vocals
TEONE - Guitars
PIDE - Bass
PELLE - Drums

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Mattino presto, un trillo nel buio ti ricorda che sei vivo, un altro giorno ancora.
Anche oggi il sole è sorto.
Si nasconde dietro un orizzonte che ad ogni passo si allontana.
Impossibile raggiungerlo.
Chi sono? Domanda alla quale non si ha più la capacità di dar risposta, o che addirittura non ci si pone più.
Ci sono momenti in cui, attraversando un'uggiosa quotidianità, si ha la sensazione di essere fuori dal proprio corpo, di essere spettatori della vita che non stiamo vivendo.
Buttarsi nel lavoro, guadagnare, risparmiare, investire.
Produrre, consumare, crepare.
Niente.
La parola e il pensiero sembrano essere diventati un mero suppellettile per mettersi in mostra, banali esercizi di retorica, e perdono tutto il loro peso, la loro importanza, la loro semantica.
Masturbazione.
Matematica umanizzata.
Dialoghi in codice binario.
Niente.
L'agire in ogni sua forma resta rinchiuso nei vicoli ciechi dell'indecisione, della noia e dell'abitudine.
Ogni possibile avventura mutilata.
Niente.
L'imprevedibile diviene malvisto, un cattivo compagno di strada.
Come gli ingranaggi di una macchina, camminiamo ciclici, a vuoto, anestetizzati da feticci inutili che giorno dopo giorno sostituiscono la nostra identità, regalandoci una personalità finta, apparente, superficiale.
Questo è il nostro presente, questo sarà il nostro futuro.
L'incubo che abbiamo creato è già qui, ora e non domani.
Rimane però in alcuni, lontana, la gioia, la ricerca, la decisione di determinare la propria vita.
Nella ricerca di un altrove che non ci faccia soffocare lentamente.
Nell'agire, in ogni modo possibile, abbracciando l'ignoto.
Nell'impeto di una coscienza che s'accende.
Per sentirsi ancora vivi, ancora umani, ancora felici.

Zona D'Ombra – Inverno 2016

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Recorded @ TOXIC BASEMENT Studio,
Carate Brianza (MB), May 2016, by Carlo Altobelli
www.toxicbasementstudio.it

Mixed and Mastered @ HELL SMELL Studio,
Rome, February 2017, by Alessandro Gavazzi
www.hellsmell.com

Illustrations by GIACOMO MASSA
Pictures by CELLO
zonadombrahc@gmail.com
www.facebook.com/zonadombrahc
zonadombrahc.bandcamp.com

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COPRODUCERS:

Annoying Records
annoyingrecords@gmail.com
annoyingrecords.altervista.org

Minoranza Autoproduzioni
minoranzadiuno@hotmail.com
minoranzadiuno.noblogs.org

Black Fire Records
blackfirerec@gmail.com
www.facebook.com/BlackFireRec

Scatti Vorticosi Records
D.I.Y. Records since 2003
www.scattivorticosi.com

credits

released March 8, 2017

license

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about

Zona D'Ombra Como, Italy

Zona D'Ombra born in fall 2011 in Como.
With our music and our lyrics we wish to express ideas and concepts,
reaffirming once again that music is not just a fine,
but also a means, a meeting point, a relief valve.
A way to escape that collides with this existing gray,
where relationships are regulated only by profit and consumption logics.

Zona D'Ombra - 2014
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